Esche Artificiali

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Esche artificiali: Approfondimenti e Caratteristiche

Totanare: gli Artificiali da Eging da Terra e dalla Barca

Le totanare sono esche artificiali, specifiche per la cattura di cefalopodi, come seppie, calamari e totani. È un esca classica ma oggi grazie all'esperienza giapponese, la ricerca è in continua evoluzione, grazie anche ai moderni materiali queste esche sono sempre più efficaci e la scelta sempre più varia.

La pesca ai cefalopodi con le totanare viene chiamata eging, molte case vantano una buona produzione di questo tipo di di artificiali. Yamashita, Yo Zuri, Duo, Tubertini – Seika sono un must per gli amanti ti questa tecnica. Tanti sono i colori proposti, fino ad arrivare alle totanare luminose o fosforesenti, le forme in genere più utilizzate, imitano un gambero.

Il recupero può avvenire radente al fondo, in questo caso si preferisce una montatura dotata di un piombo che sarà scelto in base alla profondità. Questo recupero non sarà troppo veloce, ma lento e controllato, variando la jerkata in base al fondo e alla profondità.

I colori delle esche sono molto importanti, se in barca è possibile calare più totanare differenziate, a eging da riva è importante stabilire quale colore o mix di colori si riveli più catturante. Sarà quindi necessario di disporre di un buon assortimento, così da trovare la combo vincente.

È sempre meglio avere più colorazioni e marchi differenti. Per esempio le totanare Yamashita oltre ad avere tantissime colorazioni, possono vantare il Warm jacket. In sostanza questo materiale, è in grado di trattenere il calore e quindi di far sembrare vivo l’artificiale alla vista dei cefalopodi.

Altri marchi, possiedono comunque caratteristiche validissime, possiamo infatti trovare artificiali molto catturanti come le totanare DTD, totanare Lineaeffe, Tubertini Seika, Yo Zuri e Shimano.

Minnow

Anche questa è un’esca artificiale classica da spinning o traina, i minnow sono imitazioni di pesci foraggio. Chi non ha mai sentito parlare dei famosi “Rapala”, realizzati in legno di balsa? Questi erano e sono, come quasi tutti i minnows, dotati di paletta, che a seconda della forma e della dimensione, determinerà il grado di affondabilità e il movimento durante il recupero.

Fondamentalmente seppur molte case ne producono una vasta scelta, il concetto di base è rimasto immutato. Ne esistono tante varianti, da quelli galleggianti che lavoreranno prossimi alla superficie, a quelli zavorrati, da fondo o mezz'acqua, in forme e colori che variano da modello a modello.

In base al tipo di minnow e alla preda insidiata, lo spinner ne controllerà il recuperò, non esiste una regola fissa, ma ovviamente maggiore sarà l'abilità nel gestire questa operazione e maggiore sarà la resa dell'artificiale.

Oltre ai famosi artificiali Rapala, tante altre aziende come Yo Zuri, Rapture, Duel, producono eccellenti minnows, con una scelta vasta e varia, di forme colori, e specifiche per ogni destinazione d'uso.

Popper

Il popper, è simile ad un minnow di superfice, è privo di paletta, ma dalla testa tronca e concava. Questa peculiarità gli permette, mentre viene manovrato in superficie di emettere piccoli spruzzi, d'acqua, che incuriosiscono il predatore.

Molto utilizzati nella pesca al bass, ma anche in mare nello spinning a serra, lecce, lampughe e altri predatori che cacciano spesso in superficie.

WTD

Acronimo di walking the dog, si tratta di un particolare minnow senza paletta, necessita quindi di essere animato con opportune jerkate. Lavora in superficie, alcuni modelli contengono internamente delle sferette metalliche che sbattendo generano rumori che stimolano il predatore.

Jig

Da questi prende il nome la sempre più popolare tecnica del vertical jigging, di origine giapponese, ma ormai praticata e apprezzata dagli appassionati di tutto il mondo. I jig sono artificiali metallici, di peso e dimensioni e colori variabili. Vengono lasciati affondare e poi recuperati a strappi, disegnando una sorta di sali e scendi dal fondo verso la superfice.

Questo consente di operare a notevoli profondità sondando gli stati più profondi con molta precisione, il che ne fa una tecnica estremante efficace per tutti i predatori marini, dai più piccoli, fino ai tonni. Ovviamente come già esposto, in base al contesto dimensioni e pesi saranno scelti opportunamente, in proporzione alle prede e ai fondali.

Kabura e Inchiku

Anche queste esche sono molto usate sia nel vertical che nello shore jigghing. Si tratta di teste biombate, dotate di un gonnelino in materiale siliconico. Molto efficaci permettono di estendere ulteriormente il parco prede, sopra tutto riguardo i piccoli predatori dei bassi fondali. Una variante è il live kab, al quale si può integrare un innesco di una striscia di seppia, o altro cefalopode, per incrementare l'attrattività.

Cucchiaini

Vantano una lunga storia e sono ancora oggi tra le esche da spinning più utilizzate. Il cucchiaino, prende il suo nome proprio perchè la sua forma ricorda la paletta di quest'ultimo, tant'è che i primi erano direttamente ricavati modificando la famosa posata.

Ne esistono fondamentalmente due tipi, l'ondulante, una paletta munita di ami ad un’estremità, di aggancio per nylon o moschettone, all'altra. Il rotante invece, possiede una paletta forata e inserita in un filo di acciaio, nel quale è inserito un cilindretto metallico.

Durante il recupero i cucchiaini ondulanti appunto, procederanno con un moto ondulatorio, diversamente dai rotanti dove la paletta girerà sull'asse. In entrambi i casi stà all'abilità del pescatore modulare il recupero, al fine di simulare una preda e stuzzicare i sensi dei predatori. Di colori e forme ne esiste una gran varietà, cosi come dimensioni, i più piccoli, sono molto utilizzati nello spinning alla trota.

Molto apprezzati gli spoon, si tratta di piccoli cucchiaini ondulanti, specifici per la pesca alla trota, sia in acque libere che in laghetto. Variando misure e forme, si può insidiare qualsiasi predatore, dal black bass, al luccio, fino ai predatori marini, come spigole, sgombri, lecce, ricciole, sia a spinning che a traina.

Spinnerbait

Una particolare variante del cucchiaino, è lo spinnerbait, si tratta di un’esca apparentemente bizzarra. Essa è composta da un asse in acciaio piegato a gomito, provvisto di una o più palette da un lato e di una piccola testina da cui si diramano ciuffi, di varia natura, piume, fibre, o fili siliconici.

Dei più svariati colori e dimensioni, sono molto utilizzati nello spinning al bass o al luccio, spesso si rivelano vincenti dove altre esche falliscono. Come per tutti gli artificiali, il recupero va dosato e gestito, al fine di stuzzicare al meglio i sensi dei predatori.

Sabiki

Sempre in ambito di “vertical”, non si può non citare i sabiki, come suggerisce il nome di origine giapponese, quest'esca, garantisce tanti pesci. Tanta è la sua efficacia quanto la sua semplicità.

Si tratta in realtà di una vera e propria montatura, composta da un trave con sei corti braccioli muniti di esca e amo. Sono piccoli artificiali siliconici, o piumette, molto semplici ma micidiali per i piccoli predatori marini e non solo, dato che spesso regalano inaspettate sorprese. Il recupero si svolge in verticale con gerkate più o meno decise, si a fondali bassi che medi.

Siliconici e raglou

Le esche siliconiche, sono tra le più utilizzate in acqua dolce nella pesca ai bass, lucci, persici, ma hanno ormai un successo consolidato anche nello spinning in acque salse, per la spigola, il serra ad esempio. Le forme sono varie, da imitazioni di vermi, pesciolini, gamberi, anguilline, rane, e tante altre.

Sebbene alcune hanno code sviluppate per dotare di un movimento specifico l'esca, è l'abilità e l'esperienza dello spinner che padroneggiando il recupero ne valorizza l'efficacia. Per aumentarne il peso, possono essere montati su ami dotati di testina piombata.

Alcuni modelli destinati a luoghi ricchi di ostacoli e vegetazione possono essere anti alga, in questi l'amo è posizionato in maniera tale da rispondere all'attacco del predatore, ma con la punta al sicuro da appigli nel recupero.

I Raglou, sono dei siliconici che imitano anguilline, possono essere completati con una bombarda galleggiante, o affondante, per migliorarne la lanciabilità e il recupero, molto usati nella pesca alla spigola.